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Come individuare la penale di energia reattiva?
L’energia reattiva è quell’energia elettrica che viene assorbita da macchinari, elettrodomestici e dispositivi connessi alla rete elettrica senza che essi siano in funzione o per produrre calore, forza o movimento. Venendo assorbita da macchinari non in funzione, a differenza dell’energia attiva, l’energia reattiva comporta delle perdite di rete che possono avere un impatto più o meno rilevante anche sulla bolletta dell’energia. L’unità di misura dell’energia reattiva è il kvarh, che sta per Kilo Volt Amper Reattivi all’ora, differente dal Watt (usato per indicare per la potenza) e dal kWh (usato per indicare l’energia attiva).
All’interno della bolletta dell’elettricità, quella che viene pagata è esclusivamente l’energia attiva. Non per questo bisogna trascurare l’energia reattiva che, in alcune specifiche circostanze, può portare a essere soggetti a una penale.
- L’energia reattiva per le utenze domestiche ha normalmente valori trascurabili dal momento che nelle case non vengono mai impiegati macchinari altamente energivori.
- È invece molto più significativa per industrie e aziende, che impiegano macchinari e attrezzature che, a causa dell’induzione elettromagnetica e del relativo campo elettromagnetico, possono portare a un alto consumo di energia reattiva.
Le utenze aziendali con una potenza superiore a 16,5 kW sono soggette a penali se il loro consumo di energia reattiva supera una certa soglia.
È possibile controllare l’assorbimento dell’energia reattiva monitorando un parametro che la stragrande maggioranza dei modelli di contatore elettronico trifase identifica con la sigla R (per differenziarsi da quella attiva indicata con la lettera A), suddividendolo nelle differenti fasce orarie:
- R1: energia reattiva rilevata nella fascia oraria F1
- R2: energia reattiva rilevata nella fascia oraria nella fascia F2
- R3: energia reattiva rilevata nella fascia oraria nella fascia F3
La penale per l’energia reattiva si applica a utenze aziendali quando il consumo diventa eccessivo e supera una determinata soglia. La penale scatta quando la quota di energia reattiva supera il 33% di quella attiva (Penale Reattiva 33), e aumenta in proporzione se supera il 75% (Penale Reattiva 75). Il compito di stabilirne l’ammontare spetta all’ARERA, l’importo delle quote viene calcolato in base al fattore di potenza: se il suo valore è 1 significa che corrente e tensione sono in fase e l’energia reattiva è minima, non ha cioè un impatto significativo sulla rete elettrica. Se il fattore di potenza scende al di sotto di 1, scattano le penali. Quando il dispendio di energia reattiva è pari al 33% dell’attiva, il fattore di potenza sarà di 0,95; se invece è pari al 75% dell’attiva, il fattore di potenza è minore di 0,8. Secondo le ultime tariffe stabilite da ARERA le penali ammonteranno a:
- 0,456 euro/kvarh dal 33% al 75% e 0,606 euro/kvarh oltre il 75% (utenze in media tensione nelle fasce orarie F1 e F2);
- 1,274 euro/kvarh dal 33% al 75% e 1,689 euro/kvarh oltre il 75% (utenze in bassa tensione nelle fasce orarie F1 e F2).
- dal 1 aprile 2023, per i clienti finali non domestici in media e bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, è prevista l’applicazione da parte dei distributori di energia di corrispettivi pari a 0,606 centesimi di euro/kVArh per le immissioni in rete di energia reattiva in fascia F3.
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Come è possibile pagare la bolletta?
Pagare la bolletta con Energiapuntozero è semplicissimo perché ci sono tante modalità che si adattano alle esigenze di ogni persona: ecco quali sono i diversi modi e come funzionano:
- Domiciliazione bancaria: puoi attivare questo servizio attraverso il Modulo richiesta domiciliazione bancaria che dovrà essere inviato all’indirizzo presente nel modulo stesso o potrà essere presentato direttamente alla propria Banca. Inoltre, se paghi le tue bollette con domiciliazione bancaria, Energiapuntozero ti offre un servizio di dematerializzazione della bolletta che prevede di conservare nella tua area web riservata tutte le tue bollette, senza sprecare carta e con grande comodità.
- Bollettino postale: Tutti gli sportelli postali sul territorio nazionale sono abilitati a ricevere il pagamento della bolletta, che può avvenire in contanti o a mezzo bancomat. In questo modo, chi preferisce pagare le bollette fisicamente, ha la possibilità di farlo.
- Bonifico bancario: Per evitare disguidi ricordati di riportare sul bonifico quanto indicato in fattura e, almeno, il numero fattura e i tuoi riferimenti (nome cognome, codice contratto) per il riconoscimento del pagamento.
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Come è possibile rateizzare la bolletta?
Se vuoi dilazionare il pagamento delle bollette in più rate, puoi richiedere una rateizzazione.
In tutti i casi, ti invieremo il dettaglio del piano di rateizzazione e le istruzioni per il relativo pagamento delle rate, da eseguire con una delle due seguenti modalità:
- avviso di pagamento;
- addebito rata in bolletta (modalità non valida per le forniture cessate o in caso di bollette scadute da più di 30 giorni).
Se non rispetti la scadenza delle rate, il tuo piano sarà annullato; in tal caso dovrai pagare in un’unica soluzione l’importo residuo maggiorato degli eventuali interessi maturati.
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Cosa succede se avviene un pagamento in ritardo la bolletta?
Se il ritardo è solo di pochi giorni rispetto alla data prevista, questo non comporta nessun tipo di penale. Viceversa, nel caso in cui il ritardo è superiore ai sette giorni, Energiapuntozero può avviare la procedura per la messa in mora. Gli step previsti per la messa in mora sono differenti e dipendono dalla risposta positiva o negativa del Cliente. Per prima cosa, infatti, verrà inviata al cliente una lettera di sollecito, in cui si evidenzia il mancato pagamento di una determinata bolletta e si riporta una nuova data di entro la quale saldare il conto. Inoltre, viene sempre indicata una modalità per effettuare la comunicazione dell’avvenuto pagamento, solitamente inviando via mail una copia della ricevuta: questa procedura permette di velocizzare le pratiche di eliminazione del cliente dalla lista di clienti morosi. Infine, sulla lettera inviata dal fornitore devono essere indicate anche le modalità di sospensione della fornitura in caso di mancato pagamento nonostante il sollecito. Va sottolineato che in ogni caso, nel momento in cui Energiapuntozero decida di ricorrere alla sospensione della fornitura, anche quest’ultima scelta dovrà essere comunicata tramite raccomandata.
Quante rateizzazioni è possibile chiedere al fornitore?
Possiamo rateizzare:
- Fatture a scadere
- Fatture Scadute
- Fatture contenenti importo CMOR. La prima rata dovrà essere pari all’importo CMOR e non potrà essere ulteriormente rateizzabile.
- Fatture contenenti importi di canone RAI: la rateizzazione non potrà includere la quota canone che dovrà essere pagata a parte.
- L’importo minimo rateizzabile è pari a 200 euro.
Le rate non sono cumulabili e hanno una frequenza corrispondente a quella di fatturazione (le rate possono essere imputate a mezzo di documenti diversi dalla fattura e inviate separatamente da queste).
In tutti i casi la richiesta di rateizzazione sarà soggetta a valutazione da parte di Energiapuntozero.
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